Il termine stesso ovvero Bed and Breakfast deriva dall’inglese e vuol dire letteralmente “letto e colazione”, e nasce dall’esigenza da parte di turisti di tutto il mondo di condividere la propria esperienza di viaggio con persone del luogo.
Data la natura della struttura infatti, il proprietario si ritrova letteralmente a condividere il proprio alloggio con altri, ovvero i turisti.
Secondo le Norme Regionali in vigore costituiscono Bed and Breakfast, “le strutture ricettive gestite da privati che, avvalendosi della loro organizzazione familiare, utilizzano parte della propria abitazione, con periodi di apertura annuali o stagionali e con un numero di camere e letti limitati, sulla base di leggi regionali di settore o di regolamenti comunali specifici”.
In tale contesto, per l’esercizio del B&B, le regioni sono libere di fissare norme regionali in base a criteri differenti, ad esempio in termini di posti letto (da 6 fino ad un massimo di 20), numero di camere (in genere 3 ma si può arrivare anche a 6) e di altre caratteristiche dei luoghi e dell’attività in base alla regione.
Qual è la prima cosa da fare per aprire un B&B?
La prima cosa da fare per aprire un B&B è quella di consultare la specifica Legge Regionale in materia.
Una volta fatte le dovute ricerche e consultato il proprio consulente fiscale, bisogna accedere tramite internet o recarsi allo sportello SUAP del Comune di pertinenza per ritirare la modulistica necessaria per la Dichiarazione di Inizio Attività.
La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), è la nuova procedura che sostituisce la DIA (Denuncia di Inizio Attività). Il vantaggio offerto da questo nuovo strumento è quello che con la presentazione della SCIA l’apertura della struttura ricettiva è immediata. Alla SCIA, tramite gli strumenti cartacei o telematici, vanno allegati i documenti necessari che variano da regione in regione, per la completa definizione della pratica.
I passi successivi riguardano l’avvio delle pratiche, gestite dagli Uffici Turistici, per l’eventuale classificazione della struttura e per il monitoraggio e la comunicazione degli ospiti alle Autorità di Pubblica Sicurezza.
Quali sono i requisiti fondamentali per avviare un B&B?
- Il numero di camere ridotto, rispetto ad un albergo, in genere 3 ma si può arrivare anche a 6;
- La somministrazione solo ed esclusivamente del pasto “colazione” ma le Regioni prevedono modalità di somministrazione diverse. In genere è prevista la sola somministrazione di prodotti senza manipolazione (eventualmente solo riscaldati). Questo divieto è limitato esclusivamente al gestore, qualora non abbia le autorizzazioni igienico-sanitarie di legge, ma ciò non toglie che è possibile acquistare e servire prodotti manipolati;
- La somministrazione della biancheria da letto e prodotti da bagno;
- Un contesto familiare che rimanda all’idea di “casa”;
- La possibilità di entrare strettamente a contatto con la realtà del luogo in cui soggiorna;
- Comunicazione all’autorità locale di pubblica sicurezza le generalità degli ospiti attraverso il portale Alloggiati web;
- Comunicazione delle presenze alle Regioni / ISTAT. Il titolare di ciascun Bed and Breakfast deve obbligatoriamente comunicare gli andamenti turistici (arrivi e partenze) all’Istat in via telematica in base alla legge regionale regionale n.18 del 2012 e la D.G.R. n. 573 del 2014. Consiste in una vera e propria osservazione/indagine svolta dall’Istituto Nazionale di Statistica per avere dati disponibili dei numeri posti letto occupati nell’anno.