Da Booking.com a Hotel.it, da Airbnb a Vrbo, la dipendenza dalle OTA appare inevitabile e turba chi preferirebbe ricevere prenotazioni dirette, evitando commissioni e gestendo in autonomia il marketing e la comunicazione attraverso i motori di ricerca.
Al giorno d’oggi le OTA possono essere considerate anche come un investimento in comunicazione, dove le commissioni rappresentano il conto da pagare per essere trovati dai clienti, è anche vero che loro investono soldi nella pubblicità e quindi la commissione è il prezzo da pagare per quello che tu non paghi per essere sui motori di ricerca.
Facendo questa premessa, è importante sapere e mai dimenticare che la disintermediazione turistica dalle OTA è prima di tutto un impegno in termini di tempo e denaro e che tutto deve essere pianificato e nulla deve essere lasciato al caso, specialmente quando si trattta della comunicazione e del fare marketing sui principali motori di ricerca.
Esistono delle regole per riuscire a disintermediare dalle OTA ed ottenere così un numero maggiore di prenotazioni dirette per la tua struttura.